“Mi merito un Amore!” è il dipartimento di Abili Oltre che si occupa delle attività di sensibilizzazione sul tema dei diritti sessuali ed alla riproduzione delle Persone con Disabilità.
Una delle grandi battaglie di civiltà in corso è quella del riconoscimento di pari diritti e pari dignità alle Persone con disabilità. Molto si è scritto, legiferato e fatto e molto di più resta da fare.
Un grande movimento di idee e di attività che però incredibilmente sembra ignorare il fondamento della dignità della Persona, vale a dire il riconoscimento del diritto all’agibilità della propria identità a partire da quella sessuale.
Il filo inquietante che unisce i molteplici approcci al mondo della disabilità, a partire da quello culturale e fino a quello giuridico, è quello della scarsa se non nulla considerazione del profilo sessuale della Persona con disabilità, quasi che per la nostra Società la disabilità sia una condizione terza rispetto al sesso maschile e femminile della Persona.
Né maschio né donna, ma solo disabile.
Scorrendo la letteratura scientifica e giuridica sull’argomento si rileva facilmente come il diritto alla sessualità ed alla riproduzione sia di fatto negato alla Persone con disabilità, con un effetto ancora una volta particolarmente drammatico per le Donne, vittime di una discriminazione multipla come Disabili e come Donne.
Un dramma a tinte ancora più fosche, se si affronta la questione sotto l’aspetto della violenza di genere e delle molestie sessuali.
Da oggetto ad oggetto rotto, e quindi senza valore, la Donna con disabilità è esposta al doppio del rischio stupri delle altre Donne, con una percentuale di aggressione sessuale che i rari studi in materia collocano fino all’80% delle presenza femminile con disabilità in Europa e che in Italia è da attribuire per l’80 % a persone conosciute dalla vittime, a cominciare dai familiari.
Reati impuniti, considerando che solo il 10% delle vittime denuncia, ricattate come sono dallo stato di bisogno e senza riferimenti accessibili di assistenza.
Inammissibile il fatto che nessuna campagna nazionale di sensibilizzazione sulla discriminazione di genere e sulla violenza contro le Donne include le Donne e le Ragazze con disabilità né è realizzata con criteri di accessibilità per le Persone con disabilità, dal plain language sino ai semplici sottotitoli.
Occorre ripensare a politiche di intervento al di fuori della mera assistenza, che garantiscano il diritto delle Persone con disabilità ad una effettiva piena dignità, che non può essere tale senza il riconoscimento dei diritti inerenti alla sessualità ed alla riproduzione.
TEAM DI PROGETTO
Nel Dipartimento sono attualmente impegnati 3 Gruppi di Lavoro nello sviluppo di Progetti di Intervento sul tema della sessualità delle Persone con disabilità, nelle aree:
- Assistenza, Formazione ed Informazione alle Persone con disabilità ed alle Famiglie
- Educazione nelle Scuole
- Networking
Il Team è al lavoro per mettere a punto una campagna di Educazione al Sentimento nelle Scuole di primo e secondo grado nel Territorio Nazionale.
SERATA EVENTO DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO 14 MAGGIO 2019 – SPAZIO WEGIL ROMA